Martina e l’Aia Verde: la bontà a regola d’arte

Sorride Martina mentre racconta di quando, alla tenera età di 3 anni, gironzolava in pigiama nelle due sale dedicate alla ristorazione nell’Agriturismo Aia Verde. È uno di quei sorrisi gioiosi, di quelli che riempiono il volto di chi si ritrova una passione enorme nel cuore perché è nata e cresciuta con lei.
E questo Martina sa bene cosa significhi: “Mi hanno insegnato mamma e papà” dice fiera, raccontando di come nel loro agriturismo a gestione famigliare si producano alcuni dei salumi più buoni d’Abruzzo, come l’U Sprusciat.
Sale, pepe intero e un goccio di vino nell’impasto della carne, budello naturale di maiale: sono questi i segreti per conferire aromi esclusivi al prodotto ma, in realtà, la vera convinzione di Martina è un’altra. “Il segreto per fare dei salumi di qualità – svela – è saperli fare. Se li sai fare, ti escono sicuramente bene!”.
Da tanti anni ormai, lei, il fratello Paolo e i loro genitori, Clara e Roberto, che hanno avviato l’attività, sanno che quello che fanno deve essere buono non solo per loro, ma anche per tutti i clienti che arrivano nella loro splendida Aia.

In agriturismo ogni giornata è piena di cose da fare: si comincia con il dare da mangiare agli animali e poi ci si organizza in base alla stagione. A gennaio e in inverno ci sono i salumi; a marzo e aprile ci si dedica alla semina delle patate; a luglio, arriva l’orzo e la trebbiatura del grano e poi, durante l’anno, nei weekend bisogna occuparsi della cucina.
Qui si seguono i tempi e ritmi dell’orto e tutto quello che si produce è il risultato di un’enorme passione e del piacere assoluto di poter far assaggiare agli ospiti “i salumi e i prodotti esattamente come li facevano i loro nonni”.
Un perfetto connubio di memoria e innovazione dove, secondo le più antiche tradizioni, la bontà si fa a regola d’arte.

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