Un miele da sogno
Nata nel 2014, con l’intento di riscoprire un antico mestiere e valorizzare gli splendidi paesaggi incontaminati della parte orientale del Parco Nazionale della Majella, l’Apicoltura GLAM produce varie tipologie di miele di altissima qualità.
In un piccolo paese chiamato Colledimacine, nel cuore della regione Abruzzo, troverete innumerevoli e squisite tipologie di miele frutto del lavoro di apicoltori esperti e dell’opera laboriosa delle api che rendono il miele di Apicoltura GLAM un prodotto di altissima qualità, apprezzato su scala regionale e nazionale, pluripremiato in occasione dei maggiori eventi italiani dedicati a questo prodotto.
Tradizione, api e natura incontaminata: gli ingredienti di prodotti senza eguali
Realizzati secondo i canoni di un’antica tradizione, la tecnica dell’apicoltura nomade, che prevede la migrazione delle api e delle arnie all’interno dei territori della regione, scegliendo le postazioni in base alla purezza dell’aria e del terreno, Apicoltura Glam realizza un’ampia gamma di mieli come: acacia, millefiori, millefiori di montagna, rovo, sulla, edera e lupinella. Ogni barattolo custodisce un esplosione di gusto, dall’alta profilazione qualitativa e organolettica.
Giuseppe, le api e l’Apicoltura GLAM: lavorare di squadra per l’eccellenza
La passione per le api Giuseppe l’ha sempre avuta: è cresciuto con i racconti della nonna su smielature e sul tradizionale modo di fare apicoltura che suo nonno, omonimo, aveva intrapreso nell’immediato dopoguerra. Parliamo di un amore talmente forte che ha fatto sì che Giuseppe abbandonasse il suo lavoro di programmatore per tornare nel piccolo borgo di Colledimacine e iniziare a produrre miele.
Una scelta sicuramente azzeccata, garanzia della qualità del suo miele: il fatto che a Colledimacine non ci sia agricoltura intensiva, rende l’aria di quel territorio più pura e salutare, tenendo le api al sicuro da pesticidi e altri agenti chimici. Le api portano nell’alveare l’ambiente in cui vivono: se l’ambiente è sano, il miele sarà altrettanto sano.
Così la scelta di Giuseppe è stata quella di valorizzare il proprio territorio, seguendo i ritmi naturali e accompagnando il lavoro delle api quotidianamente.
“In fondo, senza le api gli apicoltori non esisterebbero”, spiega Giuseppe raccontando quanto sia importante il lavoro di squadra e di cura di questi piccoli e preziosi insetti.
Di solito si comincia con il prugnolo, ma per Giuseppe il miele è soprattutto “questione di sfumature”: i mieli non sono mai uguali, ci spiega. Esistono note di sapore e aromi molto diversi. Nel millefiori di primavera predomina la lupinella, in quello estivo prevale il fiordaliso e poi ad ottobre arriva anche l’edera.
E sono proprio tutti questi sentori differenti che lui ama far conoscere e che gli sono valsi tantissimi premi e riconoscimenti di livello nazionale, come le 2 gocce di miele ai Grandi Mieli d’Italia per il suo millefiori di primavera.